Termina l’anno di Servizio Civile per i sei giovani volontari con l’associazione A.Ge. Cassino “M° Pio Di Meo”. Per l’occasione ho incontrato i volontari presso il Palazzo della Cultura. Questo che è un bene confiscato, dove le associazioni promuovono inclusione e coesione sociale, e lavoro in rete, per i giovani volontari del Servizio civile, è un luogo dove imparare il senso dell’educazione al bene comune.
Un anno di volontariato per sei giovani a Cassino
Un anno tra Palazzo della cultura, scuola e doposcuola. Questo servizio civile è stato una bella opportunità per Lorenzo Di Mambro, Roberta Masella, Ilaria Testa, Rita Capuozzo, Simona De Paolis e Lorena Gommone. I sei giovanissimi volontari che si sono immersi nel mondo del terzo settore per comprendere al meglio l’importanza di impegnarsi per la comunità e per i più fragili. Nello specifico, il presidente Antonio Felice Fargnoli, che è anche colui che ha scritto il progetto, è colui che ha indicato le attività. Ma l’associazione è stata anche maestra, grazie a Corinne Nardone, Vicepresidente dell’associazione e Operatore Locale di Progetto (OLP), con la quale sono stati organizzati e gestiti diversi laboratori per bambini ed adolescenti all’interno della biblioteca e la collaborazione con le scuole ed i genitori attraverso progetti, incontri formativi e laboratori ha permesso ai ragazzi di fare esperienza anche in questi contesti. soprattutto nel supporto di bambini e ragazzi, e delle famiglie, seguendo quella che è la mission dell’associazione.
Lettera al nostro “Io” di un anno fa
In occasione del mio incontro con i giovani che terminavano il loro anno di servizio ho chiesto di scrivere una lettera al proprio “Io” di un anno fa, prima di iniziare questa esperienza e spiegare cosa potrebbero aspettarsi. Si tratta di un viaggio introspettivo che ha permesso loro di tirare fuori quelle emozioni e i ricordi di questo lungo anno. Dalle lettere emerge in maniera chiara come il momento della scelta sia stato un salto nell’ignoto. Questo perché guardando a quel momento consapevoli delle tante esperienze vissute, spesso inaspettate. Inoltre, ogni volontario, al termine della lettera, in qualche modo prova a dare coraggio a quella ragazza e a quel ragazzo che ha tante domande e poche certezze. Sicuramente, queste lettere indicano come l’esperienza, in qualche modo fa crescere. Ugualmente, aver affrontato un percorso da coraggio. Infine, anche la volontaria Annalucia Longo, merita un grande grazie per aver accompagnato i ragazzi in questo periodo. Lei che lo scorso anno era volontaria in Servizio Civile, è restata in associazione seguendo e coordinando le attività e gli orari di servizio di questi ragazzi. Insomma, il Servizio Civile finisce, ma tutti portiamo dentro dei cambiamenti, perché questo è un anno che cambia la vita.